Infuso e decotto.. sapete quale è la differenza tra i due?
Oggi, vi illustro la differnza tra questi due differenti metodi di somministrazione in acqua con estrazione a caldo.
In primis, definiamo cosa è una Tisana.
Questa, viene in ambito medicale definita come “una soluzione acquosa diluita di sostanze medicamentose, formate da fitocomplessi, da utilizzarsi per via orale”.
All’atto pratico, cosa vuol dire?
Di fatto, la si può considerare una preparazione farmaceutica liquida, la quale può essere preparata con una o più erbe, max 5. E’ solitamente composta da un rimedio base, il quale ha principi specifici per la terapia in questione, cui vengono affiancati un adiuvante, che in genere sinergizza col rimedio base e un complemento e/o un correttore, i quali servono a migliorarne la piacevolezza o le caratteristiche organolettiche. Le erbe (fresche o secche) vengono preparate col caratteristico taglio tisana, cioè sminuzzate.
In genere si evita accuratamente di mischiare tra loro le parti dure e quelle tenere delle piante, e da qui deriva la differenza tra infuso e decotto.
L‘infuso, è infatti un tipo di tisana usato per estrarre i principi attivi delle parti più delicate di una pianta officinale: fiori, parti erbacee, foglie. Viene preparato versando sulle parti idonee della pianta dell’acqua bollente e lasciando il tutto a contatto (infusione) tenendo coperto il contenitore per 10-15 minuti e procedendo successivamente al filtraggio.
Il decotto invece è una forma di tisana utilizzata per estrarre i principi attivi dalle parti della pianta che risultano essere più dure: radici, corteccia, semi, legno. Le parti di interesse della pianta, opportunamente tagliate, vengono messe nel recipiente di cottura con dell’acqua possibilmente distillata. Successivamente il tutto viene portato a bollore a fuoco lento, mantenuto per un periodo che varia tra i due e i dieci minuti, e successivamente filtrato.